Sempre più, oggi, si parla del mangiare insetti. Ma è davvero possile? E quali benefici possono effettivamente apportare? Pochi lo sanno ma gli insetti sono considerabili un super food, un cibo altamente nutrizionale, sebbene il loro aspetto non ne invogli particolarmente il consumo. In molte culture del mondo l’entomofagia, il consumo di insetti, è una pratica molto comune.
Il motivo per cui il consumo degli insetti sia praticato in alcune culture piuttosto che in altre, come nella nostra, ad esempio, è da cercarsi nelle condizioni ambientali dei territori in cui tali culture si sono sviluppate. Territori ostili e in cui coltivare, allevare o cacciare è particolarmente difficile, offrono poco altro se non, appunto, insetti come fonte di cibo.
I benefici nutrizionali legati al consumo di insetti
Per quanto possa sembrare strano, gli insetti sono una delle fonti migliori di proteine di tutto il pianeta, addirittura superiori a carne o pesce. Molte specie di insetti contengono una sequenza completa di aminoacidi essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo, senza contare poi che sono ricchissimi di ferro, zinco, vitamine del gruppo B e acidi grassi polinsaturi.
Gli insetti, poi, possono apportare un enorme quantità di fibre sotto forma di chitina, uno dei componenti principali che formano il loro esoscheletro. Proprio la chitina, infatti, è una delle parti più benefiche legate al loro consumo poichè può migliorare la salute intestinale favorendo la crescita di batteri buoni nel microbiota.
I benefici ambientali e le attuali sfide
Il consumo di insetti comporta grossi benefici non solo al nostro organismo ma anche all’ambiente. Basti pensare, ad esempio, che per produrre 1 kg di proteine dai grilli occore una quantità d’acqua fino a 10 volte inferiore rispetto a quella necessaria per produrre 1 kg di proteine dalla carne bovina. L’allevamento d’insetti, infatti, necessita di spazi, mangimi e quantità d’acqua di molto inferiori, rispetto all’allevamento tradizionale. Gli insetti più allevati, oggi, per questo scopo, sono:
- grilli
- cavallette
- bachi da seta
- locuste
- larve di tenebrione (vermi della farina)
Insomma, come abbiamo finito di riassumere, gli insetti e il loro consumo hanno sicuramente moltissimi vantaggi, sia di tipo ambientale che di tipo nutrizionale, tuttavia, lo scoglio più grande è proprio incentivarne il consumo. In un paese tradizionalmente abituato a evitarne il consumo è molto difficile che i consumatori accettino di buon grado l’idea di mangiarli.
Anche la regolamentazione è uno scoglio non da poco conto, in quanto l’inserimento di insetti all’interno degli alimenti consumabili è tutt’ora soggetto a regole e normative che non ne permettono l’introduzione. Sicuramente non è facile, in quanto sono necessarie diverse normative atte a verificare controlli di qualità e bontà del prodotto, ma nel futuro potrebbero aprirsi nuove strade per ampliarne sempre più la possibilità di consumo.